Sonic Scene, festival internazionale del cinema a tema musicale, si chiude a ritmo di tango tra gli applausi scroscianti per la vittoria di “Piazzolla, los años del tiburón”, un film-documentario dedicato al grande compositore e polistrumentista argentino.
Sonic Scene, festival internazionale del cinema a tema musicale, si chiude a ritmo di tango tra gli applausi scroscianti per la vittoria di “Piazzolla, los años del tiburón”, un film-documentario dedicato al grande compositore e polistrumentista argentino.
Trani è legata a filo doppio alla storia di uno tra i più grandi musicisti del ventesimo secolo, Astor Piazzolla, perché fu proprio la Perla dell’Adriatico a dare i natali a Pantaleone, il nonno pescatore di Astor. Lo stesso Piazzolla tenne commosso uno dei suoi ultimi concerti nella maestosa cattedrale sul mare. Il festival internazionale del cinema a tema musicale, organizzato dall’Assessorato alle Culture della Città di Trani di Felice Di Lernia e dall’Associazione culturale “delle Arti”, e lanciato dal sindaco Amedeo Bottaro direttamente dal Festival del cinema di Roma, prevedeva la proiezione per tre giorni, dal 1º al 3 novembre, all’interno del nobile teatro espositivo Palazzo delle Arti Beltrani, di 18 film in gara, tutti con il comune denominatore delle opere inedite, mai proiettate in Puglia, tra cui 2 anteprime internazionali, 11 nazionali e 5 regionali, accuratamente selezionate dal direttore artistico della kermesse, il regista Lucio de Candia.
Uno straordinario viaggio cinematografico e sonoro in giro per il mondo alla scoperta di generi e culture musicali diverse. L’intento del festival, giunto alla sua III edizione, è quello di promuovere opere documentarie e di finzione di particolare valore artistico e sociale, con l’obiettivo di valorizzare il cinema e la musica come strumenti di conoscenza volti a sostenere lo scambio di esperienze culturali tra diversi contesti geografici e artistici.
La giuria dei “lungometraggi”, composta dalla regista documentarista russa Ella Davletshina, dal saggista, critico letterario e docente di cinema all’Università di Bari, Vito Santoro, e dal cantautore tranese Luca Loizzi, ha inteso assegnare il premio “Opera artigianale Sonic Scene” al film “Piazzolla, los años del tiburón”. Il lungometraggio “Piazzolla, gli anni dello squalo”, era tra le anteprime regionali in concorso, proiettato proprio l’ultima sera del festival, ed ha avvinto gli appassionati cinefili e di musica. Per la regia di Daniel Rosenfeld, il documentario del 2018, prodotto in Argentina da Incaa, Ideale Audience e lo stesso Rosenfeld, svela per la prima volta in assoluto gli archivi del fisarmonicista Astor Piazzolla, aperti al pubblico dal figlio Daniel. Novanta minuti di ritratto intenso e cinematografico del grande compositore che ha rivoluzionato il tango.
Un film che parla di arte, di famiglia e dei misteri della creazione musicale. Il regista Rosenfeld ha inviato un messaggio video di ringraziamento per la vittoria di Sonic Scene, proiettato ieri durante il momento della premiazione. Per la sezione medio-corti, invece, la giuria formata dalla musicista Caterina Palazzi, dal sound designer pugliese Francesco Giannico, esperto di sperimentazione elettro-acustica, e dal filmmaker tranese Roberto Tafuro ha decretato la vittoria di un’anteprima italiana “Hidden drummers of Iran” del regista irlandese Ruairi Glasheen, presente alla serata conclusiva e che ha ritirato il premio. Attraverso il documentario il percussionista irlandese Glasheen racconta il suo viaggio in Iran alla scoperta dell’antica tradizione dei percussionisti del tonbak: giovani musicisti di grande talento danno nuova linfa a un genere musicale dalle origini lontane.
Un’altra giuria, composta dagli studenti di tre scuole superiori del nord barese: il liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Bisceglie, l’Istituto d'arte di Corato dell’I.I.S.S. Federico II, l’I.I.S.S. Aldo Moro di Trani, ha invece inteso assegnare la vittoria al corto “Dreaming folk”, un documentario italiano del regista Alessandro Stevanon in anteprima regionale per Sonic Scene, che racconta la storia del non vedente Luca, che smette di definirsi attraverso le proprie mancanze e inizia a identificarsi con il proprio talento; è così che realizza il suo sogno di musica e danze, di abiti folkloristici, di canti della sua terra: il suo sogno di bambino. La giuria dei ragazzi ha confermato poi come miglior lungometraggio “Piazzolla, los años del tiburón.
Alla serata conclusiva sono intervenuti anche i rappresentanti di alcuni film in concorso in anteprima internazionale Robert Philipson, il produttore e co-sceneggiatore di “Congo Cabaret”, un cortometraggio americano del genere commedia, e il produttore Tom Erhardt per il lungometraggio brasiliano “Eletronica-mentes”. Alla consegna dei premi, tutti made in Trani, realizzati da Woodlight e Nuovo Centro Laccatura su progetto di Costantino Forte, erano presenti il sindaco della città di Trani, Amedeo Bottaro, orgoglioso del carattere internazionale del festival che ben si sposa con l’interculturalità della città, il quale ha ringraziato l’assessore alle culture Felice Di Lernia, anch’egli presente, per aver avuto l’intuizione di accogliere Sonic Scene, un festival di grande pregio, e Niki Battaglia, l’anima di Palazzo Beltrani e dell’Associazione culturale Delle Arti. Lo stesso direttore artistico della kermesse, Lucio de Candia, dopo la consegna dei premi, ha ringraziato Niki Battaglia assieme alla amministrazione comunale e si è detto entusiasta per il successo di pubblico e per la qualità delle opere in concorso della terza edizione.